È stata questa
contro il vuoto la cura
Manuel Cappello
713 L'uomo è una scatola al contrario, per contener la società.
712 L'uomo ha riempito di rettangoli il mondo. È questo il motivo della sua esistenza.
714 La location del problema va chiarita: nella testa umana.
622 Un uomo è l'intersezione delle luci sul palco, e se gli altri uomini smettono di guardarlo, se smettono di aspettarsi da lui qualcosa, faticherà anche solo per restar nell'esistenza, costretto a far coi sassolini geometrie, come il cavaliere inesistente.
610 Allontanandosi a bastanza, ogni uomo è un lanciatore. Di coltelli.
639 L'uomo non è programmato per le vertigini apprezzare dell'assoluto. Ma per darsi da fare nei dintorni.
648 Davvero lo conosci? Dimmi allora quale mossa sta per fare. Oppure, un po' più modesto, dimmi l'inizio del prossimo incontro.
674 Non sei tu il mio nemico, ma l'idea che governa il tuo movimento.
715 Il problema dell'uomo: siamo teste di cazzo, convinti di aver capito e privi di modestia. Suggerimenti?
716 L'uomo nasce come soluzione locale. Per essere globale, tramite il numero e l'idea, una volontà biologica non basta. La cultura deve metterci le pezze. Dovrebbe...
717 La società non è un giocattolo a sé stante. È bello parlare di una società che giusta, ma se gli errori costruttivi sono per metà dentro l'uomo, questi sogni, che senso hanno?
726 Per poterlo vedere, misurare e manovrare, la società e la scienza strappan via tutto fuori dall'uomo, lasciandone professionisti nel caso migliore. E quando la società dei rettangoli raggiunta, a che serviranno più gli Individui? Pochi ne basteranno, per le posizioni più in alto? Ma saranno uomini ancora?
727 Ieri le montagne erano impervie: per passarle necessario un eccesso d'intelligenza, nei singoli uomini di una stagione superiore. Le catene montuose ormai alle spalle, sembrano porsi i presupposti di un regresso. Per le difficili scalate servivano gli audaci, ora per la pianura le pecore sono meglio. La società desidera passi indietro, e un sorriso d'approvazione ci mostra, quando sente un belato. Troppa intelligenza inutile nei componenti, renderebbe instabile il sistema.
728 L'uomo è un eccesso che una volta è servito, per scavalcare una barriera, e un patrimonio cumulare di idee. Da lì in poi, sta bene anche un regresso?
759 In un equilibrio che stabile, si può metter fiducia; che spostato da sé stesso vi ritorna. L'uomo invece è un equilibrio delicato, che da tutte le parti può cadere. Non si può *CREDERE* nell'uomo. Bisogna *VOLERE* l'uomo.
792 L'uomo si sviluppa in un ambiente scarso. Quando bene funziona, raggiunge l'abbondanza. Quindi, dalle condizioni di progetto allontanato, smette funzionare.
1007 Mi credevo una quercia, mi sono scoperto una foglia, secca, che aspetta il vento. Firmato: un uomo.
1011 Sempre meno differenza, fra il cavaliere vedo inesistente e l'uomo.
1024 Oggi come ieri l'uomo impazzisce, prigioniero di un pozzo, profondo e buio e vasto, privo di pareti. Cosa allora il progresso? Forse tutte le scale di Escher costruire, per raggiungere quel cielo lassù, rimasto così lontano?
1056 L'uomo è diviso. L'uomo è quasi un albergo ad ore, destinato agli orgasmi di questa e di quella idea.
1058 Ci sono tante linee che attraversano l'uomo per dividerlo in due parti. Alcune di queste fanno amicizia, e si metton parallele. Ma non facile è venire a capo di esse tutte, con regole semplici soltanto. Non è come il parlamento, dove una destra ci sono e una sinistra; assomiglia a un triangolo di specchi, con le ripetizioni di oggetti che se'n vanno in una curva, verso l'infinito. Poi ti giri e non son più gli stessi.
1218 C'è distanza inferiore fra le razze animali, che fra uomini diversi nelle idee.
1309 Un tempo gli uomini usavano a scriver la pietra, il papiro poi, la carta, ed oggi i pixel. L'uomo per le idee è un supporto. Quando ce ne sarà uno meglio, tutti un po' più inutili saremo.
1311 Il progresso di chi? Non dell'uomo. Non più.
1330 L'uomo non è una specie nuova soltanto, ma un modo nuovo di fare evoluzione. Non più cieche variazioni su tempi immensi selezionate, ma esplosive previsioni. Con l'uomo, l'evoluzione s'è messa gli occhi, e vedendo in avanti può decidere il passo. L'uomo è una rivoluzione.
1331 L'uomo deve guardare indietro, per capire il padre cieco da cui è nato. E poi andare oltre.
1332 Potrebbe l'uomo che vede costruire ponti e gallerie, verso regioni nuove, sconosciute al percorso principale della fisica cieca?
1325 Una rivoluzione fra gli uomini non ha un senso. Dovrebbe anzitutto avvenire all'interno.
659 Uomini: chiusi forzieri, da cui spiragli.
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