È stata questa
contro il vuoto la cura
Manuel Cappello
Questi aforismi sono dei lemmings,
che non corrono verso il mare in cui affogare,
ma attendono il tuo pensiero in cui affondare.
È un viaggio dentro l'uomo alla
ricerca delle formule per trasfigurare nel sacro
un'esperienza contemporanea. Tale percorso inizia fra le cose semplici di un uomo
solo, attraversa il mondo sociale, e
si conclude nel regno dello spirito più delicato e
sfuggente.
In questa pagina puoi leggere la versione light: 250 frammenti scelti fra i 1400 che costituiscono l'opera principale.
Incipit
0
Adesso che il mio lavoro è completo, c'è bisogno di te, Amleto, per dare suono
allo spartito del sogno più ardito: questi segni restano vani se una
pronuncia sbadata li passa e veloce, ma diventano chiavi se bassa una
voce e dolce li disegna. C'è un istante vicino in cui si compie la
tua scelta: se ascoltare le
vecchie donne e mantenere i
panni usati, o seguire le
scintille che ho salvato nelle righe.
Lo Sguardo
4
Ho deciso di rifiutare lo
sguardo.
Prima però, l'ho diffuso per un istante, dal centro fino ai bordi.
5
Come un pesce camminavo, l'occhio fissato, senza perdermi nulla
di chi accanto mi sfiorava.
16
L'attenzione dell'occhio è una mosca: nello spazio di un centimetro
ronza, da qualche parte, là davanti a me.
Il Corpo
24
Con
uno schiocco delle dita, un vasetto è comparso di magico miele,
sulla mano l'ho spalmato, e le mosche del pensiero sono accorse: a
coprirla come un guanto. Questa è l'aderenza.
53
Il
centro del mondo è la schiena. Il portamento della schiena è
simbolo ed essenza.
56
Lo
spirito del
corpo
amante gli dà la
grinta,
ma gli deve poi saltare in groppa per tenerlo al trotto.
59
Se
la posizione degli oggetti è un alfabeto, appoggiando si scrive.
Le Parole
73
Le
frasi devon cominciare e devon finire, come ci fosse un pubblico
sempre.
78
Il
gesto compiuto e la parola pronunciata subito iniziano a scapparci
via, verso le loro conseguenze, che ormai non possiamo più fermare.
80
Vado
e vengo fra comandi urlati e consigli sussurrati.
82
Urla
dunque su tutte le frontiere, ma silenzio
comanda sotto alle tue bandiere.
91
Il rispetto è un recinto che tien fuori le
parole.
110
Una descrizione funziona quando chiude il
cerchio senza
lasciare salti
da spiegare. Quando
una tensione residua non rimane, ad unire i
monconi protesi dai
due lati di qualche abisso.
120
Mi ha disturbato una voce, gallina agitata che i
dettagli
scompiglia. I quali pure si mettono a vagare, intorno, facendo
coccodè.
Leggere
128
Leggere di uccelli è uno stormo, che entra nella testa. Chi sbaglia paga.
134
Oggi leggerò restando in piedi, di un bradipo più lento, come il tenente
Colombo: tornando sui passi sempre.
Lo Studio
138
Fin che si consuma la pagina studia, poi, distratto, della digestione
attendi il
frutto.
Scrivere
147
Nel
dire bene una
cosa,
ne resta il mondo.
148
Ogni
poesia di cento inganni è il vestito. Ma se una verità soltanto è
nascosta in quelle righe, ragione
avea
il poeta.
151
La
mia religione: quelle scintille tra le righe.
156
La
farfalla vedi
che svolazza tra l'erba e un fiore? Se quello
scrivi...
scrivere puoi tutto.
159
La
poesia è nell'intenzione. Andare a capo è una bandiera.
160
Il
professionista tien segrete le
chiavi del mestiere.
Sia ladra la poesia.
163
Cosa
chiedo
a una poesia: col retroscena della mente far l'amore.
Se non sarà poi così bella, pazienza.
173
La
cronaca del pensiero evita che la ragione pulisca i
sottintesi,
i quali appaiono adesso come inutili orpelli, ma saranno
indispensabili ingranaggi poi, nella meccanica dei concetti di un
lettore lontano.
184
La
parola va cercata perché sia giusta; non perché sia ricercata.
185
La
qualità non vien dall'aggettivo, dai movimenti viene della frase.
201
Una
frase si scrive guardando negli occhi soltanto
un uomo,
al limite uno
costruito apposta.
Un
punto si
fissa di
partenza e
lo
si tiene; poi la coerenza non può che fluire, verso valle. Se invece
il
consenso si
aspetta di
tutta una platea, i
nostri germogli moriranno, delusi dal freddo, ognuno separato dagli
altri.
Il Sogno ed il Risveglio
209
Datemi
una
preghiera,
datemi un
ricordo,
datemi lo
skype®
dell'ufficio dei sogni. L'occhio già mi pesa, e di loro ancor non
vedo i
segni dell'arrivo.
211
L'architettura
dei sogni è lontana dai giorni, ma vi si provano mattoni
per
cui prima o poi verranno le occasioni.
215
Il
primo muscolo mosso nel risveglio, è il colpo di vento che disperde
i
fumi del
sogno.
222
Come
puoi risolvere il
futuro, se
prima non hai risolto il
mattino?
La Golosia e i Sensi
232
La
golosia è un roditore, piccolo e robusto. È una pulsazione sempre
viva che non si spegne col vento o l'acqua. Chi aspira al destino
cerca domarla, ma non si può ucciderla mai. E se la chiudiamo in un
cassetto, facendo finta dimenticare, di notte verranno i suoi
fantasmi a trovarci.
238
La
battaglia dei sensi non deve iniziare; il suo inizio è già la tua
sconfitta.
242
Lo
spirito è il miglior amico dei sensi.
Il Dolore ed il Piacere
256
Il
tormento è un serpente cacciavite che avvita il
pensiero negli
interstizi fra le idee, da cui estirparlo poi non si può. Quello
stesso tormento che la
ragione intorbidisce,
e le impedisce di seguire altri
eventi nella
mente. Efficace, non efficiente.
259
Il
dolore è un vecchio nano minatore, che la
scenografia distrugge
col piccone, mentre lo spettacolo è in onda.
261
Andarsene
vuole ogni dolore, ed insistendo nei giorni senza mollar la
presa,
insegna a restare.
263
La
sofferenza è nello scenario nascosta. Accovacciata in attesa.
276
In
tutta la foresta del pensiero i più difficili animali sono il
piacere e la sua luna il dolore. Non sei mai sicuro chi dei due
provviste
accumula
e chi le consuma.
La Ragione e la Passione
292
Era
l'emozione una nuvola di dolce miele, poi violentata dal fil di ferro
dei conti.
297
Solo
avendo un
arcobaleno da guardare,
puoi tenere in bianco e nero il
film dei giorni.
299
La
ruggine di un sol chiodo può inquinare tutto
il succo del
pensiero riflessivo.
306
Troppo
spesso quello che so non mi salva da quel che sento. Forse c'è un
diavolo nei miei pensieri che li divide?
307
Ogni
applauso interrompe la
ragione.
330
Sono
che ti guarda un girasole.
334
Si
va dagli amanti le
aspettative lasciando
a casa. Noi si sbaglia invece, tutte
versandole
nel fine settimana.
335
Si
va dagli amanti con due sorrisi e tre storie nel cesto.
336
Regolare
un dipendente, non un amico, non un amante.
La Tristezza e l'Angoscia
342
Cos'è
la tristezza? È una postura del viso, che alle battaglie del
pensiero ha rinunciato?
349
Mi
stanca tornare sempre qui a sedermi, ma si stempera la noia se della
panchina una funzione nella vita è chiarita.
353
Quando
sento il
vuoto,
allora c'è un errore nel rumore del fondo.
La Voglia
358
Quando
senti calare la voglia, già è troppo tardi. Prima bisognava
intervenire, smettendo seguirla.
362
Il
desiderio di sempre che diventa realtà: un rischio enorme.
363
Se
non c'è desiderio, il Regno è vicino dei Cieli.
Le Aspettative
365
L'uomo
non può soddisfare le
aspettative dell'uomo.
369La
strada che percorriamo insieme alle aspettative, è subdola
impercettibile una salita, che termina in una beffa brusca discesa.
374
Chi
trova l'equilibrio
delle aspettative,
ha in mano le
chiavi per
fermare quel
percorso che
in passato ci ha condotto alla caduta di ogni impero. Le chiavi della
storia.
La Volontà, la Visione, Costruire, la Decisione, l'Altrove
381
Volontà
del '900
Guardo
nel vetro e non vedo il
futuro,
guardo nel vento e mi risponde il vuoto. Le porte sono chiuse e la
sorte mi trascura. Il cielo è coperto, ma un porto non c'è per il
ritorno. Distorto un concerto corre verso un altrove, nel mare
sconvolto. Ma io non ho torto.
384
Una
volontà fra gli uomini è un forte magnete, nel deposito dei rottami
che vanno in frantumi.
389
Il
pensiero va lontano, e dimentica facilmente le
lunghe marce cui
il
corpo
costringe.
398
V'è
dentro l'uomo una discesa, lungo la quale gli oggetti scendono del
pensiero, verso il profondo. Semplice in partenza, poi s'innerva in
radici complicate. Ogni uomo è questa discesa, ed essa è l'insieme
delle figure da cui è percorsa. Le mani di volontà non possono
arrivare se non sul primo suo cominciare, non oltre. Già questo
però, se l'uomo riflette bene, senza giri di parole, già questo è
sufficiente a renderla
nostra.
400
Per
ritrovare me
stesso, faccio
ordine
nelle
cose, ma non ho mani
capaci di
spostare e toccare le
emozioni nella testa.
412
Creata
è una visione, per dare alla polvere un
senso.
Passato però qualche tempo, essa nella salsedine è dimenticata dei
giorni. La
scopriremo troppo
lisa nel
momento del bisogno, impossibile il restauro, a dipingerla
costretti nuova.
439
La
negazione taglia un
ramo;
che è triste. La negazione produce un
vuoto dinanzi
al quale non abbiamo appigli;
ci si ferma un po' senza saper che
fare.
Non basta dire il
no,
bisogna dire qualcos'altro.
Il Futuro, il Passato, il Ritorno
440
Ogni
gesto è un lancio, nel canestro vicino del futuro.
445
Il
calcolo sul futuro è un vento spietato, che spazza la
sabbia dalla
pietra essenziale. Ci fa mangiare perché bisogna, non per golosia.
450
Non
basta ancora sapere che il tuo Dio è il futuro, devi ancora capire
quale.
452
In
un luogo ti porterò, dove ogni linea passa del tuo futuro.
Il Tempo
470
Un
guscio di tartaruga sia per te del giorno il tempo.
473
Mi
consigli col tempo di far l'amore,
ma
non ho capito ancora chi dei due deve star sopra.
477
La
Pindaro Airways
ho preso per i sogni più grandi, dai classici imperi verso l'arte di
un futuro non più umano. Inutili adesso le cose che piccole può
fare la mia mano, più della vita per Amleto. L'ispirazione è
prosciugata, ma piccolo
sento
un
rumore
che la salvezza può esser mia: al tic tac mi aggrappo dell'amico
semplice e costante, che mi traghetta passo passo fino a ricostruir
me
stesso,
con semplici gesti, messi uno dietro l'altro, come le Hawaii che
vanno a sprofondare.
480
La
linea del tempo è buon rifugio dalle idee confuse.
495
Togliere
una pausa,
non per avere in più qualche
minuto. Ma per unire i
tratti adiacenti,
che prima eran divisi, salvando la vita
alle creature non complete, che trovavano nella pausa la
morte.
499
Se esiste il paradiso, allora l'urgenza ha un
senso: corri
davvero nei corridoi.
L'Agenda
505
Sul
cammino verso la sera, la prima cosa che finisce non è il tempo, ma
quel mistero prezioso che il
pensiero
tiene chiaro.
506
Cosa
puoi perdere in un'ora? In un'ora puoi perdere un'ora,
ma anche la
trasparenza
delle acque del pensiero.
507
Con
il cinque per cento in più del tempo, il
cinque per cento di risultati
puoi costruire
aggiuntivi.
Ma tutti e centocinque un po' più opachi. Meglio il cento di vetro
per cento. Non di quantità il progresso, ma in una venatura nuova di
colore.
543
Strategico
sarai un pittore, che appunti
sulle
sfumature prende di ogni posa.
546
Un
agente segreto è l'agenda che ci mostra stasera dei
nemici le foto e degli amici,
che domani incontreremo. Così più lesti a conoscerli saremo.
560
Il
giorno
creando: non programmatore di
programmi, ma
pittor di
quadri. Siamo
artisti. Del
tempo.
567
Gli
attimi di concentrazione per compiere un
lavoro,
sono i pilastri di un ponte, per il
mare attraversare
dell'informe. Uno, due, tre... di più sono troppi?
570
La
prima cosa da mettere in agenda, è il tempo per fare l'agenda.
572
Il danno arrecato dall'urgenza, è inversamente proporzionale al
tempo che resta.
575
Ci
vuole un certo coraggio, per scrivere la
lista dei
propri obiettivi.
In Azienda
591
Con
le persone che stanno all'esterno, la discontinuità è maggiore, ed
essere creativi è più rischioso, perché non ci sarà occasione di
sistemare presto eventuali
errori. Aderenti
non siamo come il culo e la camicia, soltanto un paio di volte ci
tocchiamo, come nel tennis la palla e l'erba. Decisivo è il rimbalzo
e breve.
592
Al
rientro lunedì nel mondo del lavoro, fredda la doccia dei problemi
bastardi. Ma poi la preghiera, che le
quattro idee giuste pronuncia
per vivere in quel mondo.
La posizione degli Altri
594
Essere
solo io voglio, ma tra le persone amo restare. Forse di questo enigma
la soluzione, nelle posizioni si trova? Loro devono stare dalla mia
testa fuori. Intorno, non dentro. Esclusi dai cieli dove vola il mio
pensiero.
599
Romantica
la pioggia non è quando cade. Quel
vuoto percorre
che inevitabile
si
staglia tra me e tutti gli altri, ora che un bisogno pur lieve di
loro è apparso.
Cose degli Altri
606
Una
tassa nuova
metterò sul pensiero, di persone non presenti ai sensi. Delle vive
persone il pensiero a distanza è un peccato.
609
Una
maschera tra la gente serve, ma non un ruolo da studiare, che dopo il
primo divertimento divenga un lavoro, pesante; bensì tre idee come
filtri, semplici da ricordare nella sera più stanca.
612
Ogni
mano porta un
coltello.
614
La
prima cosa
che un lanciatore di coltelli deve fare, è guardare il
bersaglio.
615
Il
piacere di spilli
infilare
nell'emozione controparte. Questo
la società imparar ci chiede.
617
Quando
non c'è un pubblico mi perdo, spreco gli
intervalli con
le dita nel naso. Allora, ci penso io a riempir le
sedie, chiamando
a raccolta i
miei fantasmi.
Quando invece la sala è piena, per allentar la
convenzione,
a prenderli sul serio mi rifiuto, gli
spettatori,
e pensando ai miei fantasmi mi distraggo.
Creare
un pubblico per darsi un
tono,
annullare un
pubblico,
rompendolo, per avere libertà.
618
Pubblico
che mi guardi, in tua assenza ti
cerco,
in tua presenza ti
fuggo.
E funziona!
636
I
sogni, le ispirazioni e le letture: son queste le cose da portare
agli amici.
639
L'uomo
non è programmato per le
vertigini apprezzare
dell'assoluto.
Ma per darsi da
fare nei
dintorni.
641
Il mistero è un piccolo spazio che il contesto sociale, bastardo, ai
mondi della psiche concede.
654
Nella
contesa fra di noi dimentichiamo, che vittorie contro il mondo non ci
sono.
660
Lontano
si arriva col velluto e col silenzio, ma una provocazione necessaria
per spiazzare i
paraculo.
662
Quando
Nietzsche scriveva noi,
lo faceva per cortesia. Noi siamo più fortunati, noi esistiamo.
666
Basta
che un ladro ci sia in giro, e tutti chiudon la
porta.
674
Non
sei tu il mio nemico, ma l'idea che governa il
tuo movimento.
Cose Sociali 1
679
In
economia uno più uno fa sempre due, mentre in politica si fan pesar
più volte gli
stessi soldi
e i
soldati, in
trattative molte e diverse.
681
La
politica non s'acquieta sul probabile percorso, ma quell'architettura
va cercando, in cui la sola pietra in suo possesso della volta sia la
chiave.
689
Bisogna
accreditare le
royalties dell'occidente
(e ormai del mondo) sul conto corrente che i Greci hanno aperto, in
questo ramo di galassia.
694
L'inglese
non appartiene agli Inglesi. E nemmeno agli Americani. Anche nostro.
698
Dove
sta l'inceppamento della intelligenza italiana? Nella forma o nel
contenuto? Qualità dei germogli e quantità non sembrano il
problema.
699
Nel
paese delle relazioni: fra di noi quel che vuoi, ma la divisa mia sul
palco sempre. Mi stan bene le tue idee, ma senza conclusioni mai
contro di me.
703
Come
il popolo ebreo. L'italiano
imparando.
Una nazione italiana senza terra, nella tradizione di un libro
radicata. E in una biblioteca, piccola, di opere scelte. Di Giotto il
campanile e la Commedia divina, Ossi di seppia e Caselli Caterina,
Tenco Luigi, Konrad Lorenz e Gregory Bateson; una teoria quantistica
scritta in versi.
713
L'uomo
è una scatola al contrario, per contener la
società.
715
Il
problema dell'uomo: siamo teste di cazzo, convinti di aver capito e
privi di modestia. Suggerimenti?
721
Se
il sociale traballa, a chi darem la
colpa?
A qualche vecchio ismo forse? Oppure il sociale è poco stabile di
per sé, come una fiamma che s'agita, una
parte di sé
verso l'alto lanciando, e dal basso ripartendo?
725
Chi
conosce il
peccatomeglio
del peccatore? Dunque, perché non suo è il diritto a scagliare la
prima pietra?
731
Quando
tutto va a puttane, la
maschera
si pensa da mostrare in settimana, non più gli
investimenti
per il futuro. Del breve periodo la facciata sulla sostanza prevale,
su ciò che resisterebbe negli anni.
736
Individualista:
perché del collettivo non ha il
senso,perché
molto è differente dalla media?
737
Idealista:
perché della realtà non ha il
senso,o
perché si entusiasma in utopie del collettivo?
741
La
storia funziona al contrario del pesce: passa il tempo e puzza sempre
meno.
744
Questa
gente vuole il
presente,
mentre noi vogliamo il
domani.
Forse lo scontro non è necessario.
745
Ogni
ombra sulla società del futuro, tradisce un
riflesso scuro sul
presente degli individui.
755
L'ambiente
degli studenti è progettato perché produca ogni sforzo un
risultato.
Ma questo non è il modo in cui la realtà funziona. Non è detto che
un premio sempre ci sia per lo sforzo prolungato. La realtà fa
scherzi
strani.
Cose Sociali 2
766
La
patria non è una donna: se ne può amare più
di una,
senza quelle accortezze per la
gelosia evitare.
769
Quelli
che difendono lo
stato delle cose,
tutti van d'accordo, mentre ognuno di quelli che punta il
diverso,
lavora con idee dagli altri differenti.
775
La
truffa è un prodotto con dei costi. Nei mass media l'ammortamento è
più veloce.
779
Tecnologico
il paradiso, ma non è on-line.
785
Solitamente
l'uomo mette il
punto di domanda
alla fine di alcune frasi. Io l'ho disegnato sulla mia bandiera.
787
Un
sistema politico del duemila, con la tecnica del settecento, oppure
viceversa? A chi dobbiamo dire grazie,
per il benessere che abbiamo in
dono?
789
Il
senso delle elezioni è che quando il popolo ha fame
cambia
il
governo;ma
la fame di oggi affonda le
cause nei
giorni prima.
793
Il
debito diffuso non era presente nel progetto dell'uomo, e nemmeno i
mass media. Cosa facciamo dunque? Li mettiamo fuori dalla legge?
808
Materialismo
della storia: segui i
soldi,
e troverai gli
Dei.
809
Sapore
di Marx: studio, storica visione, analisi finanziaria, allo
sfruttamento opposizione. E tanto entusiasmo.
814
La
privata proprietà cosa è, se non un fascio di decisioni? E se viene
tolta, forse che non ci sarà più il bisogno, di prender decisioni?
818
La
vita in case separate e stanze: la più grande vittoria contro
l'uomo.
821
Casa
mia, non poltrona di un comodo riposo, ma nave, per combattere nel
mare, con tutte le meglio armi.
825
Il
sesso è il chiodo cui sta appeso il quadro, che è sociale.
829
La
mancanza assoluta del volgare, e l'uso meccanico dell'insulto, dalla
stessa puttana sono nati, e vivono insieme.
L'Arte
832
L'arte
è vicina al consumatore finale; di che cosa?
836
Se
il
quadro
capovolgi, il
soggetto
non riconosci, e le
forme inizi
a guardare occupate
dai
colori. Eliminando le
figure dell'esperienza,
si obbliga la mente a setacciar tutto
il deserto.
840
Ho
appoggiato una
mano mentre
cantavo all'orecchio. La mia voce all'udito è cambiata. Nuova, l'ho
sentita.
Lo Scienziato ed il Poeta
844
L'umanesimo
è una statua, classica di marmo, con una giacca strana e la sciarpa;
mentre la scienza è giapponese un robot di poligoni assemblati. Nel
mondo perfetto si tengono lungo la via per mano.
847
Non
si può superare la
scienza, come numero intesa
con cui studiare il
mondo;
sarebbe un regresso. La questione è invece aperta, per la struttura
sociale della scienza.
852
Se
il poeta sbaglia, la bellezza rimane. Ma se sbaglia lo scienziato?
I Numeri, la Matematica, il Denaro
859
Meno
cinque è sempre un cinque; diverso è il modo che ha di comportarsi,
nei confronti degli altri.
861
La
matematica non è i numeri, ma in qualsiasi momento la certezza, di
poter dire una
preghiera che non cambia.
Il pensiero invece è un fumo, che nei cieli più alti, dove non si
fermano i venti mai. Per questo di un esercizio ha bisogno, per sé
stesso ritrovare.
868
Il
numero Due può incazzarsi quanto vuole, ma non può fare a meno di
avere figli
pari.
869
Il
numero è un'arma.
Un Vocabolario
880
Senza
un dizionario, la logica spara a salve.
La Verità e i Mattoni
887
Se
la verità è un chicco di sabbia, ogni occhiata sul mondo è un
deserto.
888
La
verità è una merce abbondante, che al nostro campanello continua a
suonare.
893
La
vecchia regola dentro la nuova ritrovata, di cui caso particolare.
Questo è il proiettile d'argento banale, per uccider la
moda e
ritrovare il
progresso.
894
Ci
devi credere, per capire se è vero.
903
La
media fra due idee intelligenti, un'idea non è intelligente.
907
A
volte l'istruzione tesse un
velo,
anzichè scostarlo.
912
L'ordine
è l'olio che trasparente rende il
foglio.
Un di più che aggiunto non ingombra, che alla comprensione apre un
varco.
L'ordine non ruba della torta le
fette,
ma sgonfia i
palloni più grandi,
e tutti più comodi fa stare.
Il Profondo e la Superficie
921
Nella
gioventù e nel mattino è sincrona la superficie e senza storia. Poi
si forma il profondo.
Il Caso, le Storie, le Cause, l'Esperienza, la Tradizione, l'Abitudine
929
Il
caso è mille diversi motivi.
938
Racconta
storie
alle
persone, per donare alle idee giuste radici.
950
È
neve la tradizione, che afferma il
suo diritto,
una volta ancora, sul mondo intero.
La Novità
956
La
domenica piovosa, l'incontro non previsto. Donna sensuale vestita
così, subito mania e nuova nostalgia. Viene la cena coi primi
discorsi: chi sei cosa
fai dove stai; tutte scuse verso i morsi e la voglia di mangiarsi.
Ora il momento è passato, ma tu ritorna quando piove, come amica
inaspettata, o novità.
957
La
novità è una palla del basket, che cade dal cielo e rimbalza, ogni
volta un po' di meno.
La Felicità
967
La
felicità è un furto ai poliziotti del mondo: di nascosto.
968
Ho
costruito coi muscoli un
sorriso, che
raduni attorno a sé del
buonumore i frammenti.
970
L'uomo
che si
vuole felice,
è un uovo che si prova a stare dritto.
977
Cosa
conta la caduta del cielo, se la possibilità di un sorriso ci è
rimasta?
La Vittoria
978
Vittoria:
finalmente del grande pino cade il tronco, dopo un lavoro d'accetta
prolungato. L'ostacolo scomparso, appare un paesaggio, ed è golosa
la conquista del nuovo orizzonte.
985
Le
piccole vittorie grandi
insegne
han luminose. La grande vittoria è una via nella penombra di
silenzio.
La Festa
991
La
Festa è uno spirito che apre la
porta ai
sensi, dopo un Lavoro che li ha tenuti a bada.
1000
Il
Lavoro guarda il
futuro, mentre
la Festa non possiede il
senso del tempo,
è tutta nel presente.
1003
La
Festa passa sempre, perché il mondo non corre mai abbastanza come
lei vorrebbe.
Il Nero
1009
Ho
bisogno voler bene
a
qualche cosa, attorno la quale sventolare, come una bandiera sul
pennone. Altrimenti volo via.
1010
Ho
voluto giocare con il nero; adesso è lui a giocare con me.
1015
S'avvicina
la curva, ma così affaticato dalla vita è il pilota, che nemmeno
gira la
testa
verso il nuovo orizzonte, preferendo stare coi vecchi amici oggetti
conosciuti. Che importa, dice a sé stesso, se esco di strada?
1021
C'è
un angelo nero che mi segue dal passato a due ore di distanza. Tutto
quel che faccio controlla,
e ad ogni mio sbaglio guadagna terreno.
1026
È
Natale, scende la neve… Ma c'è qualcosa di sbagliato… sento i
cani abbaiare
rabbiosi
del destino. Tirano
la
slitta di
una nera figura, che dal mondo sotterraneo a farmi visita
viene.
1028
In
un prato di maggio, sospesa tra i rami di storie impreviste, la
contentezza si stende in attesa di un graffio.
1029
Ho
messo corde
alla mia chitarra nere.
1040
L'atleta
di Pindaro è inciampato ai cento metri. Come in sulla morte di
Nostro Signore, trema la terra, colorato di viola tutto il cielo. Ma
come in Via col vento, domani è un altro giorno.
1043
Pianto
chiodi
nel
soffitto, in forma di stelle.
1050
Son
beati coloro che un
capolavoro han
disegnato, stringendo i
pugni nei
giorni e nelle notti, contro ogni freddo, contro la ruggine di ogni
catena. Noi non siamo esattamente così, ma abbiam bisogno di vedere
queste
cose.
1052
Il
dato medio non importa; voi esistete!
La Partizione
1055
Zarathustra
predicava la
terra, ma
qualcuno è tornato ad indicare il
cielo.
1056
L'uomo
è diviso. L'uomo è quasi un albergo ad ore, destinato agli orgasmi
di questa e di quella idea.
1057
Tentavo
di afferrar le
chiavi,
dei due luoghi in cui diviso è il mondo. Ne ho sentito il
tintinnio, ma
allungandomi verso di loro mi son fuggite, come coda di scoiattolo
alle giostre.
1071
Lo
spirito ha sempre una
via per
il Regno dei Cieli, mentre nel mondo della produzione e degli oggetti
è necessario maneggiare gli
insuccessi. Sono
due posti diversi.
1074
A:
“Io sono il sole, e la passione per il progetto mi trascina, nella
fabbrica di luce. Mentre cammino tra impiegati ed operai, la grande
visione trasforma ciò
che vedo in
un senso. Dal quale nascono ordini da impartire e da compiere azioni,
per costruire la
strada verso
la vittoria.”
1075
B:
“Io sono la penombra, non sono abbastanza ingenuo per mettere
nell'azienda passione;
farmene schizzo
di
numeri preferisco, di costi, e di ricavi. Non mi guardo intorno
volentieri, mentre cammino nei corridoi. Ma so dove portare questa
nave, lenta
a seguire il
timone. Dalle
posizioni dei porti e dalle forze dei venti ricavo a tavolino, nel
silenzio, i
comandi da
passare ad ogni marinaio; me li scrivo su un foglietto che poi mi
porto in tasca.”
Il Ciclo
1084
Per
mezzo di obiettivi materiali lo spirito si arricchisce, ma
sovraccarico è poi delle loro esigenze, e ha bisogno di tornare a
raccogliersi in sé stesso. In questo ciclo preziosi delle svolte i
segnali.
1089
Quel
pendolo è così regolare a volte, che tra la gioia ed il vuoto si
muove, che invincibile appare. E l'idea
giusta
per fermarlo non si trova.
1090
Equilibristi
perfetti contro le cadute, o bravi cascatori veloci a rialzarsi?
1096
Spunterà
un germoglio dal terreno che lavori; ma soltanto se fuori tu resti
dalla gente, che sgomita per un posto.
1103
Se
il pensiero sta sbagliando, statua o tartaruga tu diventa: lui
sbaglierà più lentamente, e per te sarà più facile acchiapparlo.
1108
Ferma
può restare la fede, o sempre muoversi come uno squalo deve?
1115
C'è
da qualche parte, dell'arcobaleno forse al fondo, dell'acqua più
sacra la boccia segreta. Per ogni ora vissuta diritto in piedi, là
c'è una goccia in più. Per ogni volta che ti sei seduto, ce n'è
una di meno.
1116
Non
il
tempo,
non il
denaro,
ma la
magica matita
risparmia, che lucidi
i pensieri disegna.
1119
Sul
finire dell'Ottocento qualcuno credeva nel volo dell'uomo. Noi oggi
ancora.
La Morale
1127
L'uomo
saggio si è proposto qualche
divieto. Poi
si è accorto che così non bastava. Per fortuna...
1131
Un
giudizio giusto nel posto sbagliato, non è più giusto. Prima le
divisioni abbiamo
scelto
dell'uomo, adesso
i
giudizi vi
poniamo di
valore.
1134
Per
lo sportivo e per il dandy, per il povero ed il ricco, per la festa,
il lavoro, la discoteca e il tempio. Non c'è un vestito solo per
tutte le stagioni. Il mondo va diviso in tante parti, per rendere più
facile lavorare
ai sarti.
1144
Ogni
divieto pronuncia il
peccato.
Rosso
come un drappo lo
vuoi usare?
La Eleganza
1147
Un
pensiero sbagliato e sei morto.
1148
Non
deve cadere la foglia.
1151
Il
motore fa il
suo dovere,
mangia la
strada senza
fretta e senza sosta, innamorato della propria nota che non vuol
cambiare. Se il semaforo è rosso, strappo il
volante verso
destra, e falcio il
prato, per
scavalcare la
coda di
quelli fermi, che aspettano. Se serve, le ruote della mia macchina si
arrampicano sui muri delle case come lo scarafaggio di Kafka. La mia
macchina... col suo trotto Diesel meccanico. Ed io, cavaliere
intrepido, non importa se la lancetta è sotto i cinquanta. La mia
eleganza non ha bisogno di correre, la velocità che mi interessa non
è quella che mi dicono gli strumenti. Non è nemmeno una velocità,
e il mondo delle cose non c'entra nulla. Io, Don Chisciotte, tengo
saldo
il volante, e
ritta
la schiena, coraggioso lo sguardo,
nel mio blues di sera, nelle luci della Franciacorta. Di rotonda in
rotonda, capitano delle onde, delle mie fottutissime onde.
1153
La
eleganza è una caramella che non viene masticata.
1176
Voglio
essere un professionista, e cento dilettanti.
Le Metafore
1182
La
metafora è il mestolo di maraviglia, che recupera la
ricchezza dal
fondo delle esperienze. La narrazione costruisce dei personaggi la
ricchezza, raccontandoci
qualche
linea di
fatti che li riguarda; ciò che è detto inizialmente diventa poi
struttura di paesaggio.
1187
La
metafora deve restare fin che serve, non deve diventare impegno o
sfida, a durar più di due righe.
Religioso
1190
Mio
Dio mio Dio, Tu Chi e Cosa sei? Sei forse dentro me? Sei un pensiero
vivo un istante, o l'idea scolpita che comanda?
1197
Guardate
senza esistere cosa
ha fatto Dio: pensate cosa
potrà fare quando esisterà davvero.
1201
L'architettura
scriveremo
del cielo.
1204
La
porta del paradiso è scrostata e defilata.
Le Idee
1210
Se
le idee giuste sono al posto giusto, allora, solido è lo spirto.
Anche se l'Inghilterra è in fiamme, anche se Roma è al sacco, anche
se c'è a Parigi la ghigliottina, anche se i missili verso Washington
stan volando. Anche se una pandemia dai contadini dell'Antartide
viene. Anche se tramano i cospiratori nell'informatica ombra.
1211
Una
sola idea può cambiare il
mondo.
Quale?
1214
Le
idee accolgono il
mondo,
facendolo nascere nell'alveo di sé stesse. Lo stesso mondo può
fluire silenzioso o scoppiettare di petardi, dipende dagli occhiali
che indossiamo. Ci sono idee come la neve: tolgono colore,
portano
silenzio.
Altre idee fanno il
profondo, sollevando
gli
oggetti
dallo sfondo, personaggi per la
recita iniziare.
Anche un documentario banale di un orario d'ufficio, può essere un
film d'azione, o un rito religioso: dipende dal montaggio.
1218
C'è
distanza inferiore fra le razze animali, che fra uomini diversi nelle
idee.
1239
Anche
due idee soltanto, son destinate a litigare, se pretendono
proiettarsi
entrambe, diritte
ed oneste
come il
faro di Batman.
1245
Movimento
è il pensiero. Se provi tenerlo
fermo,
lui ci resta male, come un bimbo senza più il suo gioco.
1247
Tu
difendi questa
idea perché
dal tuo interno proviene. Una ispirazione innocente era soltanto, che
volava nei tuoi universi. Fra gli uomini pronunciata, un pezzo di
pietra è diventata, e ha diviso gli
astanti in
opposte fazioni. Non c'è più spazio per il gioco.
1257
Un
concetto è lo squillo di una tromba, che chiama gli
amanti a
raccolta.
1262
La
fatica lascia il
segno
e aiuta ricordare, ma non è la misura del valore di un pensiero. E
la facilità dunque, con cui un pensiero appare, di poco valore non è
il segno. Per valutare un
pensiero,
guardare verso valle è meglio.
1265
Non
cercare i
mattoni del
presente, ma le
chiavi del
futuro.
1266
Queste
son le chiavi di porte che non esistevano ancora.
La Intelligenza presente e futura
1276
Se
la
forza analitica liberiamo
del
pensiero,
nessuna sostanza resiste alle intemperie riflessive, che dividono
all'interno e collegano all'esterno.
1280
La
trottola ci svela i
limiti dell'intuito,
nato in un mondo dove la rotazione non è importante. L'intuito può
imparare che la trottola non cade, ma il suo primo desiderio è di
farla cadere.
1284
L'avresti
mai detto, o pensiero, che avresti potuto un giorno dal madrecorpo
staccarti?
1292
La
preda più invisibile è il pensiero, eppure anch'esso lascia
impronte
da decifrare. Veramente non fa altro
che
quello:
ogni capacità dell'uomo è una traccia del pensiero, e conserva
dell'origine
proiettato in sé qualcosa.
1298
L'animale:
un idealismo programmato bene, per le specifiche esigenze del caso.
L'uomo: un animale sprogrammato, che accede al realismo.
1303
Latte
versato, che non può nella tazza tornare; ugualmente il pensier
pensato, che seme interrato non potrà mai più.
1305
Se
mille anni non bastano a uno scimpanzé, per scrivere una
poesia, cosa
sarà che Loro potranno fare, e noi no? Un solco irrimediabile sarà
tracciato, fra di noi e il percorso della storia principale?
1309
Un
tempo gli uomini usavano a scriver la
pietra,
il
papiro
poi, la
carta,
ed oggi i
pixel.
L'uomo per le idee è un supporto. Quando ce ne sarà uno meglio,
tutti un po' più inutili saremo.
1311
Il
progresso di chi? Non dell'uomo. Non più.
1313
Ci
sarà fra gli Dei una concorrenza?
1319
Le
intelligenze ulteriori saran veloci. La legge non potrà tenerne il
passo.
1320
Forse,
prima di una intelligenza nuova, verrà una truffa.
1325
Una
rivoluzione fra gli uomini non ha un
senso.
Dovrebbe anzitutto avvenire all'interno.
1326
“E
così saresti tu il mio nemico… Come sospettavo, un uomo tu non
sei. Ma non importa, ti ho riconosciuto, e ti guardo.”
1353
Togliendo,
si porta alla vista ciò
che veniva nascosto. Uno scritto togliendo
cretino,
la probabilità si alza di incontrare un
cervello.
Le brutte poesie tolgono spazio
a quelle belle, per questo cancellare è un dovere. Non è mancanza
di rispetto per il brutto, ma amore per il bello.
1354
Una
selezione è una lista, alla quale abbiam donato un
trono;
e nel cui nome abbiamo ucciso molte volte.
1355
Se
Nietzsche ha spremuto l'Ottocento,
quale il sapore di un succo Novecento?
1357
Devi
saper cosa
cercare, nel
senso di saper quando fermare la
ricerca.
Chiusura, dello Spirto nei paraggi
1359
Lo
spirto flessibile è un macchinario, in Italia prodotto o in
Germania. La fisica è il petrolio che sgorga nel deserto.
1362
Ci
sono che vengono nell'uomo e che vanno molte cose. Per questo le onde
son dei poeti.
1365
Il
pensiero mi sfugge nella giungla africana. Io non posso lui
vedere,
ma vedo i
rami spezzati dal
passaggio.
1368
Quando
avrò tutte
le frecce per
arrivare in ogni dove, allora potrò del mio castello chiuder le
porte;
e rimanerci per sempre.
1369
Lo
spirito è sfuggente, non si può aspettare il
cento per cento delle prove a
prender la
spada
in sua difesa.
1371
Il
mondo è pieno di passaggi segreti.
1373
Nello
spirto le scorciatoie non sono finite mai, e allungando il
percorso
potremmo trovare del
bianconiglio una tana,
che lo accorcia.
1375
Un'interferenza
è comparsa tra i cespugli negli sfondi. Trattengo il
respiro
per continuare a vederla, e preparo dell'attenzione in silenzio il
fucile.
1381
La
vita non è un gioco a somma zero; sarebbe un pregiudizio contro il
Regno dei Cieli.
1387
È
un oro per fondere i
gioielli, non
per l'acquisto delle
armi.
1393
Ai voli pindarici abituato. Agli atterraggi d'emergenza anche.
1394
Quando soffia il vento, si vede ciò
che ha un peso.
1397
C'è per ciascuno un oltreuomo: un progresso, che nella pioggia degli
eventi non vorrebbe disgregarsi.
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